Monday, April 04, 2011

Le ragioni della riforma degli studi filosofici

Come ha evidenziato il Cardinale Zenon Grocholewski, a determinare la riforma sono state “da una parte, la debolezza della formazione filosofica in molte istituzioni ecclesiastiche, con l’assenza di precisi punti di riferimento, soprattutto riguardo alle materie da insegnare e la qualità dei docenti”, e dall'altra, la contemporanea “crisi degli studi filosofici in genere in un’epoca in cui la ragione stessa è minacciata dall’utilitarismo, dallo scetticismo, dal relativismo, dalla sfiducia della ragione di conoscere la verità riguardo ai problemi fondamentali della vita, dall’abbandono della metafisica”, al punto che a volte lo stesso “concetto della filosofia non appare chiaro”.

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Perché lo studio della metafisica è necessario alla teologia

Lo ha spiegato nella conferenza stampa P. Charles Morerod, o.p., il quale ha affermato che “il cristianesimo presuppone un’armonia fra Dio e la ragione umana. La ricerca filosofica può dunque essere fiduciosa e il credente può evitare di opporre alla propria fede una verità trovata con la ragione”. La soluzione è quindi in questa fiducia che “spinge addirittura il credente a cercare di capire il mondo, perché «l’errore [sulle creature] può portare all’errore circa le cose di Dio» (S. Tommaso d’Aquino, Summa contra Gentiles, libro II, cap.4).”

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