Tuesday, April 10, 2007

La formazione sui media, ed un loro più efficace utilizzo, sono priorità per la Chiesa.

E’ questo il contenuto del messaggio dell’ Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, alla riunione del Comitato dei Vescovi Europei sui Media (CEEM), che si tiene nel Santuario di Notre-Dame di Laus, a Gap (Francia), dal 23 al 25 marzo.

Monsignor Foley ha rappresentato le conclusioni dell’assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, che si è svolta dal 5 al 9 marzo 2007 e il cui tema era appunto “Le priorità nelle comunicazioni sociali, per la Chiesa e per il Consiglio”.

Tra le priorità, “formazione e addestramento sui media e le comunicazioni”, “educazione ai media per tutte le età”, “una più adeguata presenza su Internet”, “studio del linguaggio dei media”, “promozione delle radio cattoliche”.

Link
Zenit

Sunday, March 11, 2007

Incontro di Studio SRM : Scienza e Fede. Dai Media alla Comunicazione Formativa

Incontro di Studio SRM :
Scienza e Fede
Dai Media alla Comunicazione Formativa

26 marzo 2007, ore 17.30 - 19.30

Link Blog SRM
Link Sito web SRM

Papa Benedetto XVI ammonisce contro i rischi dei mezzi di comunicazione: vantaggi per l’informazione, però anche contenuti potenzialmente distruttivi

Il Pontefice, rivolgendosi all'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, presieduto dall'Arcivescovo John P. Foley, ha sottolineato che “il mondo delle comunicazioni sociali cambia rapidamente" e che sono importanti i "i grandi vantaggi apportati alla civiltà dai mezzi di comunicazione", ma allo stesso tempo “è evidente che molto materiale trasmesso in varie forme nelle case di milioni di famiglie nel mondo, è distruttivo”.

E’ per questo fondamentale il ruolo della Chiesa che “indirizzando la luce della verità di Cristo su tali ombre” “genera speranza".

Thursday, February 22, 2007

Recensioni: “Il Santo”, Antonio Fogazzaro

Scritto nel 1905 da Fogazzaro, autore simbolo del liberalismo cattolico dell’800, il libro fu molto discusso, stigmatizzato anche dal filosofo Benedetto Croce e messo all’indice dalla Chiesa con un decreto del 5 aprile 1906. Fogazzaro affronta temi delicati controversi: parla di Darwin, di scienza e fede; parla anche di quattro “spiriti maligni” (spirito di menzogna, di dominazione, di avarizia, di immobilità) che secondo il protagonista si sarebbero impadroniti della Chiesa.

La recensione del libro di Marco Testi ne evidenzia “luci ed ombre”, e ne sottolinea una validità attuale, perché, pur trattandosi di un romanzo legato al proprio tempo, e quindi “per certi versi così datato”, “qui lo scrittore rifiuta le leggi del mercato e ubbidisce ad una voce pressante che dopo la grande ubriacatura positivistica rimetteva la gratuità e l’apparente follia dello spirito al centro dell’universo della narrativa”.

Il protagonista non cerca il “raggiungimento della felicità terrena”, ma decide di “sparire per dare la propria vita agli altri”: Piero Maironi, figlio dei protagonisti di “Piccolo mondo antico”, decide di ritirarsi “in un convento del sublacense, meritandosi la fama di sant’uomo”.

Link recensione su
L'informazione online della Diocesi di Roma